Mare
La tua furia tempestosa a me che osservo
è memoria di quel passato di quando lei,
abito rosa, calzine corte e trecce lunghe,
ancora adolescente monta frettolosa su per
le scale dell’ essere e, plasmatasi nelle forme acerbe,
progetta testarda, con irruenza, la condizione futura.
Quella stessa, le forme definite poi, da donna matura,
comprende il limite e abilmente schiva il riflusso.
Pure se, a tratti, annaspa tra flutti non proprio sodali.
La prima ruga e un primo capello bianco non acquietano
di certo, né subito, l’ansia di una ricerca inappagata.
E, stanca ma non doma, lei non ne fa mistero agli altri.
Ingenua(?) ricerca di sé che stenta a connotarsi.
di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
L'immagine a corredo del testo è della pittrice portoghese Madalena Macedo
La force de tes mots est comme la force de la mer. On se sent attiré par le rugissement des vagues,la transparence des couleurs, terrorisé et émerveillé a la fois. Apprendre a se connaitre et vivre profondément la vie, c'est aussi comme ça. Tant de beauté et de vérité a travers ta plume!
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