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mercoledì 9 gennaio 2013

"ONE LAPTOP PER CHILD " / NEGROPONTE E L'AFABETIZZAZIONE INFORMATICA PER I BAMBINI D'AFRICA






L’Ong ,fondata da Nicholas Negroponte , il cui obiettivo era quello di riuscire in tempi brevi, tramite computer, ad alfabetizzare i bambini in Africa, in questo caso in Etiopia,senza l’aiuto degli adulti, sta ottenendo, in situazione, quelle che si possono definire, per noi legati ancora alla figura tradizionale del “maestro” e alla piccola scuola di villaggio , autentiche “ meraviglie”.

Lo testimonia il materiale informatico inviato periodicamente, e cioè dopo un certo numero di giorni, circa una settimana, al MIT (Massachusetts Institute of Tecnology ) ossia tutte le memory card contenenti la documentazione di ciò che alcuni bambini etiopi, una quarantina circa, residenti nei villaggi rurali di Wonchi e Wolonchete, e dunque lontanissimi dai grandi centri, sono riusciti a realizzare non appena hanno avuto tra le mani un laptop caricabile ad energia solare.

Riferiscono coloro che hanno seguito molto da vicino il progetto di “One laptop per Child” che i bambini, dopo appena una settimana sono stati immediatamente in grado di utilizzare moltissime applicazioni e addirittura di apprendere a memoria l’alfabeto in inglese e ripeterlo ad alta voce e anche di trascrivere alcune brevi parole.

Quelli poi, i bambini più intellettualmente vivaci,maschi e femmine indifferentemente, hanno anche scoperto come usare la funzione “video” e hanno filmato alcune scene di vita della comunità

Capanne di fango, coetanei che giocano sul terreno sabbioso e uomini, padri o nonni, intenti ad accudire il bestiame, donne e madri che pestano i cereali nel rudimentale mortaio.

Cose effettivamente da non credere.

Certamente occorrerà tempo perché la comunità scientifica convalidi le esperienze fatte ma il più c’è ed è realtà.

In tutta l’Africa, a partire dall’anno 2005, due milioni e mezzo di laptop sono stati distribuiti a bambini di quaranta Paesi.

In particolare a quei cento milioni impossibilitati del tutto a frequentare la scuola.


        a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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