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sabato 11 agosto 2012

"LA MOGLIE CHE NON VOLEVA MUTARSI IN LEOPARDO" /ANGOLO DEL GRIOT







C’era una volta, nel “nostro” solito e frequentatissimo villaggio africano, una bella famigliola composta da padre, madre e un figlioletto, nato da poco, che la donna portava ancora legato sulla schiena, quando doveva fare le sue faccende in casa e nell’orto.
Scoppiata però, dal giorno alla notte, una terribile carestia nella regione i tre, come tanta altra gente del posto, non avevano niente, ma proprio niente, da mettere sotto i denti.
Lo stesso orto, un tempo ricco di ogni bene di Dio, perché ben curato, era ridotto a solo erbacce secche.
E allora i tre pensarono di avventurarsi nella foresta alla ricerca, magari ,di qualche radice di pianta, che potesse ancora essere commestibile.
Ma, all’improvviso, durante il percorso, l’uomo scorse un branco di kudù ,che tranquilli brucavano dell’erba.
Siccome egli sapeva che sua moglie aveva un “potere” magico, trasmessogli alla nascita da un vecchio saggio del villaggio,quello cioè delle mutazioni, le chiese appunto di trasformarsi in un feroce leopardo per catturare almeno uno di quei kudù e placare così la loro fame.
La donna, sulle prime, non voleva saperne.
Ma, gioco forza perché quasi costretta, accettò.
Tuttavia a mutazione avvenuta il suo aspetto divenne così tanto aggressivo che lo stesso marito, terrorizzato,abbandonato il figlioletto da una parte, s’arrampicò su di un albero altissimo, timoroso d’essere assalito e sbranato dalla bestia.
La moglie-leopardo eseguito comunque il suo compito e, catturato il kudù, che avrebbero squartato e arrostito per placare il gorgoglìo di fame di stomaco e pancia, ritornò, su implorazione del marito, ad essere di nuovo la donna e la mamma di sempre.
Però disse molto chiaramente al “suo” uomo, vista la reazione scomposta che aveva avuto dinanzi al leopardo, e soprattutto perché non si era curato affatto del figlio, di non pensare mai più di chiederle di fare mestieri da uomo come, appunto, è la caccia.
E, infatti, da quel giorno in avanti, non ci furono più richieste del genere da parte del marito.


a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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