Da gennaio ad oggi il colera ha contagiato 3 mila e 800 persone in Sierra Leone.
Di queste 62 , nel corso dell’anno, hanno perso addirittura la vita.
E’ questo il bilancio diffuso dal ministero della Sanità locale , che teme l’evoluzione della malattia e il conseguente contagio,che potrebbe espandersi ad ampio raggio, facendo ancora altre vittime.
L’epidemia in particolare sta colpendo la regione occidentale della Sierra Leone, inclusa la capitale Freetown, oltre a tre città del nord e del sud.
Complessivamente i casi di contagio risultano essere del numero di 3 mila e 721 persone.
La situazione più drammatica è stata riscontrata a Port Loko, città in cui hanno perso la vita almeno 21 bambini con meno di cinque anni.
E sono queste le cose che non devono accadere. Possibilmente mai più.
Come provvedere?
Maggiore attenzione all’igiene pubblica da parte dei governanti (niente fogne a cielo aperto, ad esempio, e servizi igienici di numero rispondente nei luoghi dove si raduna, per forza di cose, numerosa la popolazione come scuole, ospedali e carceri).
Meno ruberie da parte delle amministrazioni locali (facciamo rientrare il denaro dai conti all’estero e quello che c’è, e che appartiene alla gente comune, amministriamolo bene).
Più interesse, soprattutto, e rispetto per la vita umana(istruzione e formazione aiutano anche in questo) anche se, in certi contesti particolari, si sa che non sempre è facile e non certo per mancanza di buona volontà.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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