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mercoledì 19 dicembre 2012

"FUGA DAL MATTATOIO " /SPAZIO POESIA






Nella notte nera come pece

spettatrici le pallide stelle

colonne di fumo e fiamme irsute

cingono all’improvviso

fuggiaschi impauriti.



Calpestii sul terreno

e rosso sangue d’intorno.

Tanfo di cadaveri nell’aria secca.

che toglie e respiro, e casa, e patria.

Urla e pianti indistinti.

Negli occhi sguardi di terrore.

Corse scomposte.

Piedi feriti.

Abiti laceri.

Preghiere urlate

e suppliche non ascoltate.



Machete e mitra e quant’altro

che fanno lo sporco lavoro.

E la pietas non abita più qui.

Odio che paralizza la mente

che rende confusi e impotenti

e mette in scena la solita e becera

pièce tragicomica figlia di un odio

veicolato i cui attori sono solo

i poveri “ cristi” dalla pelle nera.



Mattatoio Africa..

La “Storia” si ripete.



Ed è sconfitta.





di Marianna Micheluzzi


L'immagine in alto,a corredo del testo, "Donna etiope con bambino", è del grande fotografo S.Salgado

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