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venerdì 15 marzo 2013

RICORDI DI UN CLOWN / OMAGGIO A PABLO








Udiva ancora risuonare

i passi minacciosi

dei calzari di quegli

uomini sull’asfalto.

E l’angoscia incontrollabile

rimontava dentro di lui.

Il cielo il giorno

era carico di pioggia

e l’umido gli incartava

le gracili membra.

Jorge raggomitolato

si sedette esausto

sul terzo gradino

e sistemò la ciotola

innanzi a sé.

E con un filo di voce

iniziò a cantare.

Nessuno gli badava.

La gente era in fretta.

Una moneta cadde

rimbalzando con suono

metallico e lui

la sospinse da parte.

Ma un attimo dopo

la rimise al suo posto

e riprese il canto.

Nunca mas.



Marianna Micheluzzi



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