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lunedì 18 marzo 2013

ZIMBABWE /GIUDIZIO POSITIVO SUL REFERENDUM MA CON I DIRITTI CIVILI NON CI SIAMO








Libero e corretto è stato il voto del referendum per il progetto di Costituzione che Mugabe e i “suoi” uomini di partito intendono dare prossimamente al Paese.

Così almeno hanno riferito e riferiscono gli osservatori presenti (Sadc inclusi), i quali esprimono un giudizio decisamente positivo, sebbene a votare in realtà siano stati appena un terzo degli aventi diritto al voto.

E cioè circa due milioni di persone.

E l’approvazione per la condotta delle operazioni, di cui avremo notizie quasi certamente entro il prossimo giovedì, c’è stata anche da parte degli Stati Uniti e dell’Europa, che tuttavia mantengono prudenzialmente le sanzioni nei confronti dello Zimbabwe.

Indipendentemente da quest’ottimismo di facciata, che consente agli uomini del partito-regime, soprattutto, di parlare con troppa enfasi di “passo storico in direzione della democrazia e dello stato di diritto”, c’è la segnalazione di un fattaccio.

Un fattaccio che non può non generare le consuete riserve mentali in merito a quello che accade, e potrà continuare ad accadere anche dopo, nel paese-feudo del padre-padrone Mugabe.

E cioè, nelle ultime ore, si è verificato ,da parte delle forze di polizia, l’arresto immotivato di Beatrice Mtetwa, una donna avvocato, molto nota nello Zimbabwe per essere, da sempre, impegnata nella lotta per il rispetto dei diritti umani e civili.

Beatrice Mtetwa è accusata attualmente d’intralcio alla giustizia in quanto aveva provato ad impedire la carcerazione di alcuni esponenti del partito del primo ministro Morgan Tsvangirai, il Movimento per il cambiamento democratico (Mdc-T).

I metodi per avere campo libero nel governare indisturbati in Zimbabwe sono sempre e solo quelli di fare sparire gli incomodi.

Se queste sono le premesse, consultazioni referendarie a parte, la musica non cambia e non cambierà. Così come anche la direzione d’orchestra.

E c’è da temere di sicuro scontri di piazza in prossimità e durante le prossime elezioni presidenziali e legislative, che avranno luogo tra qualche mese.


   a cura  di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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