L’uomo scivola lungo
la ripida parete di ghiaccio
e laggiù nel fondo dell’abisso
spirali sempre più strette
come cerchi concentrici
che rimpiccioliscono
(fino a chiudersi del tutto)
lo abbracciano stretto a imbuto.
Qualche giorno dopo nel verde
gialle margherite di campo
sono per lui bonaria coltre.
I bimbi giocano a girotondo.
E nessuno più ricorda.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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