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mercoledì 11 luglio 2012

THOMAS LUBANGA / GIUSTA LA CONDANNA MA TROPPO MITE LA PENA





Thomas Lubanga è stato condannato dal Tribunale penale internazionale de l’Aja, prima condanna del genere, per aver arruolato bambini-soldati nella regione dell’Ituri, nella Repubblica democratica del Congo, negli anni 2002-2003, durante una guerra civile alimentata ad arte tra Hema e Lendu.
Una guerra scatenata da signori della guerra del luogo, tra cui Lubanga, bramosi esclusivamente d’impossessarsi delle ricchezze del sottosuolo(oro e minerali pregiati), approfittando dei contrasti mai sopiti tra le due etnìe allo scopo unico di divenire forti, ricchi e potenti.
La pena comminata è di appena di quattordici anni, di cui Lubanga sicuramente ne sconterà appena otto, per aver collaborato con abilità (possiede una laurea in Psicologia, rilasciata dall’università di Kisangani), dall’inizio, con i giudici. Si tratta di una pena molto mite, specie se si considera i danni permanenti effettivamente arrecati e difficilmente cancellabili nell’esistenza di quei bambini e di quelle bambine, oggi uomini e donne comunque disorientati(è un eufemismo), fantasmi di se stessi.
Se non addirittura,in alcuni casi,molto peggio.
Si sperava, infatti, in un ergastolo esemplare.
La critica mossa al Tribunale de L’Aja, inoltre ,è stata anche quella di una lungaggine eccessiva per giungere alla sentenza definitiva e con costi di gestione, che sono noti, cifre alla mano, per essere molto elevati.
Questo considerando che ci sono in attesa di giudizio per lo stesso tipo di reato ancora molti altri imputati. Tutti africani e tutti coinvolti nelle loro assurde e orrende guerre fratricide.

a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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