Sinapsi in confusione
e materia che decade.
Luci ammiccanti di città prima.
Borgo marino di sabbia poi.
Granelli grigi e bambù in
lunga teoria.
Finis terrae.
Luci e ombre che si danno il cambio.
Giardino sterile.
Le carezze non bastano.
Biacca nel viso e bistro
agli occhi.
E rosso carminio alle labbra.
Ambigua impotenza di umani.
Jazz caldo e jazz freddo.
Poeti maledetti.
Ciarliere comari.
Parole nonsense.
Graffi di colore sulla tela.
E cicatrici sulla pelle
come da lama impietosa.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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