venerdì 12 aprile 2013
L'aiuto europeo ai Paesi in via di sviluppo (Aps) è piuttosto risicato
Per il secondo anno consecutivo cala del 4% l’aiuto pubblico per lo sviluppo (Aps), quello cioè destinato dai Paesi industrializzati a quelli in via di sviluppo.
E il dato sale al 7,4% se si prendono in considerazione i soli Paesi europei.
Lo denuncia l’Ocse unitamente all’osservatorio “Aid Watch” della confederazione delle Ong europee.
In particolare il peggiore contributo viene dalla Spagna che, nel 2012, ha dimezzato i fondi previsti.
La Gran Bretagna, invece, ha mantenuto gli impegni assunti facendo sperare ancora nella possibilità di raggiungere, entro il 2015, la soglia dello 0,70% del Pil destinato dai vari Paesi all’Aps.Proprio così come era stato programmato, a suo tempo, nel documento redatto, in prospettiva, per il raggiungimento effettivo degli Obiettivi del Millennio.
L’Italia ha contribuito nel 2012 soltanto per lo 0,13% del Pil, dato più basso di sempre ma, in base alle ultime stime del Ministero, fornite dal Documento di economia e finanza, nel 2013 si dovrebbe (e ce lo si augura) ritornare almeno allo 0,16%.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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