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martedì 9 aprile 2013

Sudafrica /In Parlamento l'opposizione chiede chiarimenti sulla missione militare in Congo










I partiti di opposizione presenti nel parlamento sudafricano in queste ore hanno chiesto, a muso duro, al presidente Jacob Zuma di motivare con molta chiarezza la recentissima decisione d’inviare, a breve, un contingente militare del Sudafrica nella Repubblica democratica del Congo per combattere contro gli uomini delle M23.

Una decisione che è stata presa sulla base di una delibera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

La richiesta dei parlamentari sudafricani scaturisce dal pesante disappunto per la morte, ancora recente, di 13 militari sudafricani facenti parte di un corpo di spedizione inviato, appena il mese passato, nella Repubblica Centrafricana.

I militari, molti dei quali erano padri di famiglia, sono caduti nel corso di una battaglia contro un gruppo di ribelli alle porte di Bangui, la capitale del piccolo Stato dell’Africa centrale.

Ribelli che poi hanno avuto la meglio sui governativi e i loro alleati e hanno preso il potere, mandando in esilio forzoso il presidente Bozizé e il suo entourage.

Le critiche all’indirizzo dell’operato del governo di Zuma nascono in quanto è risultato all’opposizione essere molto poco chiaro e discutibile il ruolo del Sudafrica, deputato a sostenere operazioni di peacekeeping nell’area sub sahariana.

Del prossimo invio, infatti, non si conosce, a tutt’oggi, né il numero degli uomini, che saranno impiegati, e nemmeno la durata della missione.

E si consideri inoltre che già, su di un totale di 20 mila uomini della missione di pace Onu in Congo, 1000 militari sono sudafricani.

L’unica certezza al momento è che i sudafricani faranno parte di una “brigata d’intervento”insieme a soldati del Malawi, Tanzania e Mozambico.

Ma il problema reale è che, alla povertà di certi Paesi come sopra, e di certi contesti degli stessi in particolare, i rispettivi governanti trovano più agevole rispondere impiegando la popolazione nel mestiere delle armi (una paga lì la si percepisce comunque) piuttosto che operare per una risoluzione concreta dei problemi con adeguate riforme e, soprattutto, nell’interesse della gente.

E,tuttavia, populismo di maniera a parte, sarà davvero molto difficile da parte dell’opposizione parlamentare sudafricana ottenere, da un personaggio quale Zuma, quelle risposte chiarificatrici che essa auspica e attenderebbe.


            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


       ndr.) In alto l'immagine del Parlamento di Pretoria

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