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lunedì 15 aprile 2013

Mogadiscio (Somalia) /La pace latita ancora /Molti i morti nell'attacco di ieri al tribunale




            



Ieri, domenica, un terribile attacco è stato sferrato contro il tribunale di Mogadiscio da parte di un gruppo di Al-Shabaab, i terroristi islamici somali strettamente legati, com’è noto, al terrorismo di matrice internazionale.

Le vittime sono in tutto trentaquattro. Erano civili inermi, alcuni addirittura dei passanti, colpevoli solo di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, tra cui anche alcuni operatori umanitari della Mezza Luna Rossa.

Nello scontro con le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, sono rimasti uccisi, comunque, tutti gli uomini del commando terroristico.

Sono state utilizzate per l’attacco dagli Al Shabaab ben due auto-bomba.

La prima è esplosa all’esterno del Palazzo di Giustizia, facendo un certo numero di morti.

La seconda è stata fatta esplodere, non lontano dal palazzo delle forze dell’ordine, sulla strada che conduce all’aeroporto, proprio nel momento in cui transitava un convoglio di operatori umanitari turchi.

La motivazione dell’attentato è quasi certamente la stessa di sempre.

E cioè l’arresto duramente contrastato dell’avanzata dei ribelli anti-governativi in buona parte del territorio centromeridionale della Somalia.Operazione condotta da militari somali, keniani e caschi verdi dell’Unione Africana (Amisom).

Il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamoud, nonostante la gravità dell’accaduto, ha precisato al Paese che la Somalia non si arrenderà.

Semmai proseguirà sulla strada della rinascita intrapresa, senza dare spazio a qualsiasi tentativo di destabilizzazione, in quanto le sofferenze della gente somala, negli ultimi vent’anni ,sono state fin troppe e il prezzo, in termini di vite umane,decisamente molto caro .



              a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

       

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