Powered By Blogger

Cerca nel blog

sabato 29 giugno 2013

Fede e Scienza / Dio e l'Universo creato /Reading da "Il mio Infinito" di Margherita Hack


       



Per Margherita Hack credente e non credente non possono dimostrare scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio. Sono, entrambe le due posizioni, per la scienziata, risposte a bisogni personali differenti.

E possono benissimo convivere.

Lo scienziato credente -sostiene la Hack - adotterà il metodo scientifico per le sue ricerche e attribuirà la capacità del cervello umano di decifrare l’universo a questa misteriosa entità chiamata Dio, ispiratore della ragione e anche causa ultima del mondo.

Il non credente prenderà atto del fatto che la materia nelle sue forme più elementari abbia la capacità di aggregarsi a formare atomi e molecole, stelle e pianeti, ed esseri viventi.

L’uno crede nella materia e nelle sue forze intrinseche, l’altro crede che quelle forze intrinseche della materia obbediscano a una volontà e a un Bene superiore.

Le due ipotesi sono perfettamente equivalenti anche se diametralmente opposte.

Ateo e credente possono anche dialogare a patto che ambedue siano “laici” nel senso che rispettano le credenze o le fedi dell’altro senza volere imporre le proprie.

Per razionalizzare un po’ la questione le domande cui non possiamo dare risposte si possono dividere in due categorie : quelle che resteranno senza risposta e quelle che non si può escludere che,un giorno, superati certi ostacoli fisici, l’abbiano.

Non si possono mettere degli argini alla corrente del pensiero indagatore, un mare di tante menti di diversi Paesi, culture e religioni,che dilaga lì, in ogni ansa ,dove c’è qualcosa da scoprire.

I ricercatori sono convinti che un giorno sarà possibile costruire altri organi, con cui sostituire quelli malati.

Ben venga - diceva la scienziata.

E la “nostra” Margherita Hack, se interrogata in merito, rispondeva all'interlocutore con un’osservazione provocatoria, come   nel suo stile.

“Dio- precisava  molto seria - dovrebbe essere contento che i suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza, si avvicinino sempre di  più ai segreti della sua Creazione.

Ora la scienziata, fiorentina di nascita ma triestina d’adozione da moltissimi anni, il quesito potrà porlo direttamente al Padre, nella cui casa ha fatto anch’Ella ritorno come, un giorno, sarà per tutti noi.

Ti sia lieve la terra, Margherita cara.

Ti abbiamo stimato e amato. E non ti dimenticheremo.Siine pure certa.


 
      a cura di Marianna Micheluzzi




     









Nessun commento:

Posta un commento