sabato 15 giugno 2013
Nigeria /Bambini in difficoltà
Pur essendo un Paese che galleggia sul petrolio, molto popoloso e non estremamente povero (povertà endemica a parte nelle regioni del nord e la recente spina nel fianco degli islamisti di Boko Haram) la Nigeria ha quasi 11 milioni di bambini con meno di cinque anni, che soffrono tutti, o quasi tutti, di gravi disturbi della crescita a causa di un’alimentazione insufficiente.
Questo conferma quanto già detto, in generale, nel rapporto dell’organizzazione umanitaria “Save the Children” a proposito di tutti i piccoli del pianeta, i quali, in differenti continenti, nascono e vivono in aree disagiate.
La diagnosi circostanziata al contesto nigeriano, questa volta, la stende la “Nutrition Society of Nigeria”, una organizzazione non governativa nigeriana (Ong), che opera appunto localmente.
Secondo il presidente della Ong in questione, Ngozi Nnam, la gravità del problema sta nel fatto che, come ben sappiamo, un’alimentazione carente e/o insufficiente compromette lo sviluppo fisico e cognitivo della persona. In particolare dei bambini sotto i cinque anni di età.
E questo, quale che sia la strategia da individuare per apportare una soluzione, deve essere, nel tempo, sempre meno, quello che si definisce un “no problem”.
Per Ngozi Nzam il problema, infatti, è tanto umanitario quanto economico.
E per economico ,egli spiega, si tratta da parte dei governanti di rendersi conto che la mancanza di un rimedio equivale , proprio per la legge dei numeri, a ridurre del 20% il reddito pro capite dell’intera popolazione nigeriana e a determinare una contrazione del Pil (Prodotto interno lordo) del Paese di almeno il 3%.
Pertanto superare quest’impasse è interesse di tutti i nigeriani. Ricchi e poveri. Cristiani o islamici o praticanti delle cosiddette religioni tradizionali.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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