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venerdì 10 maggio 2013

Sudafrica / In arrivo migliaia di licenziamenti nel settore minerario













Pur essendo una delle migliori economie dell’Africa sub sahariana, il Sudafrica odierno presenta al proprio interno parecchie contraddizioni.

Quelle che poi sono tipiche delle economie dei Paesi in via di sviluppo.

Ci sono dei gruppi sociali ricchi, o che hanno la possibilità di arricchirsi a spese di una consistente maggioranza , la quale, pur sfacchinando, è costretta, diversamente da questi, a stringere quotidianamente la cinghia e ad arrabattarsi per cercare di sopravvivere con l’arte dell’arrangiarsi.

E, tra l’altro, l’impoverimento graduale reale, in Sudafrica, comincia a riguardare, oggi come oggi, addirittura anche i bianchi.

Il peggio, ultimo in ordine di tempo,resta però il caso dei minatori che hanno lavorato e stanno ancora lavorando per la società Anglo American Platinum e per i quali si parla di licenziamenti in arrivo riguardanti almeno 6 mila persone.

L’intervento della Amplats, a quanto riferisco fonti attendibili, si concentrerà principalmente nel bacino di Rustenburg, a circa 120 chilometri da Johannesburg, dove nei mesi passati ci sono stati, come si ricorderà bene, numerosi scioperi.

Dalle previsioni iniziali di soppressione di 14 mila posti di lavoro, che la società aveva intenzione di mettere in atto all’interno di una sua ristrutturazione, si è passati, appunto, a solo 6 mila licenziamenti in cantiere, grazie agli interventi dell’African National Congress, partito di governo e dei sindacati dei lavoratori.

Certamente non è prevedibile quale sarà la reazione dei minatori quando, di fatto, arriveranno le lettere di licenziamento. Ma la realtà è che 6 mila famiglie non avranno più, e per giunta improvvisamente, di che poter sopravvivere.

E l’arte di arrangiarsi non sempre, purtroppo, è quella che contempla l’onestà.

Con ricadute negativissime sulla società civile.

     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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