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martedì 28 maggio 2013

"Tradimento" -Ritorno in Sudafrica /Adriaan van Dis racconta la disillusione di una generazione attivista e sognatrice /Iperborea editrice






I due amici di un tempo, Mulder, l’europeo giramondo, l’alter-ego dell’autore, viaggiatore e giornalista, e Donald, il sudafricano politicamente impegnato, si ritrovano dopo anni di separazione nel Sudafrica odierno, quello appunto del dopo apartheid.

Entrambi, al tempo della lotta contro i bianchi padroni, avevano combattuto per i grandi ideali di rispetto, di libertà e di giustizia, niente affatto applicati nei confronti della popolazione di colore di allora che, pur essendo la maggioranza, come sappiamo, veniva ghettizzata nel peggiore dei modi.

Ma oggi , a quel che osservano, tutti e due i “nostri” si dicono ad un certo punto, e fuori dai denti, che non è meglio di ieri specie se i neri sudafricani arrivano addirittura a rimpiangere i tempi in cui stavano peggio.

Il ritorno e l’incontro è un pretesto, allora, per mettere in evidenza solo il fallimento, alla resa dei conti, di un’utopia cui si era andati dietro con ingenuità giovanile e tanta ideologia, credendola realizzabile.

E lo stesso Sudafrica è un luogo- pretesto in quanto certe contraddizioni umane potrebbero essere, e lo sono, presenti in un qualsiasi contesto anche del nord del mondo.

Ciò che resta possibile oggi, per chi ha creduto allora, è salvare il salvabile, rimboccandosi le maniche per impedire, ad esempio, al piccolo Hendrik ,una loro conoscenza, di continuare a ingollare del Tik.

E cioè un’anfetamina ,che si ricava dai molluschi di mare,che pescatori di frodo e trafficanti senza scrupoli propinano a tanti giovanissimi sudafricani dalle pance spesso vuote.

Insomma Mulder e Donald, ora uomini maturi, capiscono benissimo che i confini tra bene e male sono essenzialmente labili e, per impedire il disastro totale, facendo ciascuno la propria parte, occorrerebbe magari un po’ di più tutti “occuparsi del mondo”.

Cosa che di solito, appagati del proprio “status” raggiunto, non si fa e che si preferisce, semmai ,demandare ad altri.

           a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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